

PUBBLICAZIONI


CUM NOTIS MUSICIS
Frammenti liturgico-musicali dei secoli XII-XV
a cura di Laura Albiero e Alessandra Ignesti
Gli otto studi contenuti in questo volume scaturiscono da molteplici ricerche su fonti liturgico-musicali frammentarie dei secoli XII-XV e sulle problematiche da esse poste a livello storico, testuale, paleografico e musicale.
Gli articoli vertono su frammenti conservati alla Bibliothèque nationale de France di Parigi e presso la McLennan-Redpath Library di McGill University a Montreal. Ciascuno riflette la complessità dell’edizione di un manoscritto liturgico e mette in luce le molte sfaccettature rivelate dalle fonti. Tutti sono corredati di tavole neumatiche, confronti fra diversi testimoni musicali, riproduzioni dei frammenti, apparati critici, schede catalografiche, edizioni dei testi e trascrizioni di melodie, spesso rare e non attestate, in notazione quadrata su tetragramma. La ricerca ha permesso di evidenziare aspetti poco studiati della notazione neumatica, come “notazioni di confine” (Ferragina), e varianti grafiche (Landino); di scoprire nuovi frammenti di area italiana (Lamanna); di approfondire aspetti delle notazioni di passaggio (Serra, Albiero) e delle notazioni bassomedievali, solitamente trascurate (Spaterna, Ignesti, Biondi). Ha inoltre favorito la scoperta di testi e melodie inediti, si pensi agli uffici per san Desiderio, san Piato, san Regolo e santa Monica, il più antico ufficio notato esistente ad oggi per questa santa.
Lo studio di queste fonti ha dimostrato l’alto interesse che i frammenti liturgico-musicali offrono nell’apportare informazioni essenziali alla ricostruzione delle liturgie medievali. La grafia musicale, in particolare, ha dato talvolta chiavi inaspettate per identificare lo scriptorium di provenienza del manoscritto originario, datarlo e risalire così al suo contesto di uso.
Si conferma dunque l’estrema importanza del reperimento di frammenti per uno studio che contribuisca in maniera determinante a una maggiore conoscenza della Tradizione, i cui contorni rischierebbero altrimenti di rimanere sfocati.
Caratteristiche
17 x 24 cm
472 pp.
Prefazione e Introduzione in italiano, francese e inglese
8 studi preceduti da abstracts in francese e inglese
Apparati critici, Tavole, Immagini dei frammenti, Trascrizioni musicali in notazione quadrata su tetragramma
65 € TTC France – ISBN 978-2-902305-01-8
Pubblicazione 2024
Autori degli studi
Laura Albiero • Nicoletta Biondi • Caterina Ferragina • Alessandra Ignesti • Angela Stefania Lamanna • Elvira Landino • Fabio Manuel Serra • Brunella Spaterna
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ITE AD JOSEPH
a cura di
Giovanni Conti, Pietro Magnani e Riccardo Zoja
168 mélodies
in circa 416 pagine nelle quali si susseguono Inni, Sequenze, Tropi, Antifone, Responsori, Litanie ed altro ancora. Una nuova pubblicazione che, partendo dalle tradizioni più antiche, giunge alle devozioni stratificate attraverso i secoli salvaguardando il rigore scientifico e mantenendo il Canto Gregoriano quale filo conduttore del Culto a san Giuseppe.
Un’opera frutto della diligente cura di esperti della materia in concreta risposta alla decisione di Papa Francesco di dedicare quest’anno all’approfondimento della figura di San Giuseppe. Un gesto che non è semplice atto di devozione ma si ricollega consapevolmente ad una tradizione che affonda le sue radici nel momento in cui i Padri della Chiesa sentirono il bisogno di precisare i caratteri dell’unione tra Giuseppe e Maria ed anche della sua paternità. I Crociati in seguito importarono in Occidente una officiatura giuseppina che fu ben presto adottata da Francescani e Domenicani che la diffusero in tutta Europa. San Bernardo, san Tommaso d’Aquino e san Bonaventura studiarono a fondo la vita umile e importante di Giuseppe e fu poi il Concilio di Costanza a prendere coscienza della grandezza del Patriarca e della necessità di instaurare una festa annuale divulgando la devozione sino ad arrivare a Pio IX che proclamò san Giuseppe Patrono della Chiesa Universale.
Caratteristiche
15 21 cm
416 pp.
Prefazione in 7 lingue (latino, italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo e polacco)
168 melodie in notazione quadrata su tetragramma
Illustrazioni
Rilegatura in tela, cucitura a filorefe, marcatura oro, dorso tondo
49.00 € TTC France – ISBN 978-2-902305-02-5
Pubblicazione 2021
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Indice
Prefazione
Johannes Berchmans Göschl
GRADUALE NOVUM. Commentaire
Era veramente necessario un nuovo libro di melodie gregoriane? Era opportuno intervenire per modificare melodie millenarie che sono da secoli nella tradizione cantata vivente? In tempi in cui l’Occidente ha abbandonato progressivamente la lingua latina, non appare anacronistica una proposta di restaurazione?
Di fronte a questi ed altri interrogativi, l’autore sviscera la storia della genesi del monumentale lavoro che in oltre 30 anni di ricerca e di studio approfonditi nel nome della Semiologia gregoriana, ha portato alla pubblicazione del Graduale Novum, ed offre la risposta, su basi scientifiche, ai molteplici quesiti che sia dall’interno della comunità degli studiosi, sia dall’esterno si sono levati all’apparire dei due volumi che sono destinati a cambiare il corso del Canto gregoriano. Johannes Berchmans Göschl, con il suo stile dettagliato e pacato, descrive ogni passo documentandolo e giustificandolo, a partire dall’impulso iniziale che altro non è se non il dettato del Concilio Vaticano II che nella Costituzione «Sacrosantum Concilium» avvertiva la necessità di un nuovo approccio all’inestimabile patrimonio di canto della Chiesa di Roma, decretando il completamento delle edizioni di riferimento e la realizzazione di una edizione più critica dei libri a suo tempo in uso.
Da allora nulla è stato fatto, se non timidi e deboli tentativi che non hanno trovato né il successo né l’interesse sperati. La costanza e la competenza ammirevoli di un gruppo di specialisti in seno all’AISCGre (Associazione internazionale Studi di canto gregoriano) hanno invece concretizzato con il Graduale Novum ciò che fino ad ora era rimasto un auspicio. Da questo momento, il canto nella liturgia romana non è più lo stesso ed è più che mai vicino alle sue origini.
Caratteristiche
15 x 21 cm
160 pp
50 esempi musicali
Brossura con dorso quadrato
25 € TTC France – ISBN 978-2-902305-00-1
Pubblicazione 2019
Johannes Berchmans Göschl ha studiato presso l’Istituto pontificale di musica sacra (PIMS) di Roma e ha conseguito il dottorato in semiologia gregoriana con Dom Eugène Cardine OSB. Dopo aver insegnato per diversi anni in vari istituti musicali, dal 1983 al 2006 è stato titolare della cattedra di canto gregoriano e liturgia presso la Hochschule für Musik und Theater di Monaco (Germania).
È presidente onorario dell’Associazione internazionale studi di canto gregoriano (AISCGre), che ha diretto dal 1999 al 2015, e uno dei membri del gruppo di restituzione melodica (Arbeitkreis “Melodierestitution”) responsabile della revisione del repertorio del Proprium Missæ. È fondatore e direttore della Schola gregoriana Monacensis, con la quale svolge una ricca attività liturgica e artistica, sia in Germania che all’estero, e ha pubblicato numerose registrazioni. Insieme al gregorianista Luigi Agustoni, è autore dell’opera in 3 volumi Einführung in die Interpretation des Gregorianischen Chorals (Regensburg, Bosse, 1992), tradotta in italiano e pubblicata da Torre d’Orfeo (1998-2008). Ha pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate come Beiträge zur Gregorianik, Studi Gregoriani e Vox Antiqua. È uno dei curatori scientifici dei due volumi del Graduale Novum (Regensburg, ConBrio, 2011-2018), per il quale ha anche copiato tutti i neumi dai manoscritti adiastatici in notazione sangalliana e messiniana.
Figura chiave nel panorama degli studi gregoriani, condivide instancabilmente le sue conoscenze in corsi e seminari in tutto il mondo ed è membro di giuria in diversi concorsi internazionali di canto. Attualmente è professore di semiologia gregoriana presso il Master of Advanced Studies (MAS) in canto gregoriano, paleografia e semiologia presso la Scuola Universitaria di Musica di Lugano (Svizzera).
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